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Completamento della Diga sul Rio Monti Nieddu: un Grande Progetto per la Sardegna

Data:

30 Agosto 2024

Tempo di lettura:

1 Min

 “Si tratta di un’opera fondamentale per il territorio. Attesa da cinquant’anni, è molto importante davanti anche ai continui eventi siccitosi”.

Così Efisio Perra, Presidente del CBSM

Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale (CBSM), con un investimento complessivo di 163 milioni di euro, ha recentemente aggiudicato l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori necessari per garantire il completamento della diga sul rio Monti Nieddu.

Una cifra importante che include 89,5 milioni di euro per i lavori e la progettazione, 40 milioni per somme a disposizione dell’amministrazione e circa 33,5 milioni già spesi nei precedenti appalti tra il 1998 e il 2019.

La nuova diga, che avrà un’altezza di circa 80 metri e una capacità di accumulo di 35,4 milioni di metri cubi d’acqua, sarà la prima in Italia ad essere realizzata con utilizzo del calcestruzzo compattato a rulli per il nucleo e di quello vibrato per il paramento di monte.

La diga sul rio Monti Nieddu rappresenta l’elemento principale dello schema idrico previsto nel territorio sud-occidentale della Sardegna, un progetto ambizioso che mira a soddisfare molteplici esigenze, tra cui l’approvvigionamento di acqua potabile per il potabilizzatore di Sarroch, l’irrigazione della piana di Pula e la protezione della valle circostante tramite la capacità di regolazione delle acque.

L’inizio dei lavori di completamento della diga sul rio Monti Nieddu è previsto per l’autunno 2025 mentre con separati appalti il CBSM ha provveduto a realizzare la casa di guardia della diga sul rio Monti Nieddu, ha in corso di esecuzione i lavori di sistemazione della strada circumlacuale ed ha in fase di affidamento l’intervento di costruzione del ponte sul rio Villa de Morsas, opere accessorie necessarie per raggiungere la collaudabilità della diga principale.

“Adesso occorre progettare anche le opere a valle. Per cui le risorse già destinate dalla Regione devono essere impiegate per la progettazione, che fin da ora deve essere avviata, perché non ci sia poi il paradosso che terminata l’ultima diga, l’acqua non possa più essere resa disponibile”, conclude il Presidente Perra.

Ultimo aggiornamento

30 Agosto 2024

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