«Oltre alle azioni di breve e medio termine, quali l'efficientamento delle reti attraverso un piano straordinario di manutenzione delle stesse oramai vetuste, il riutilizzo delle acque reflue depurate e rafforzare l'interconnessione degli invasi, nell'immediato credo sia urgente che si trasferiscano le risorse dall’invaso del Tirso, che ha raggiunto il massimo livello, e sta riversando la preziosa e limitata risorsa idrica a mare, verso il Sud Sardegna», ha detto il presidente del Cbsm, Efisio Perra. a margine dell’incontro.
Questo scenario rappresenta un momento di forte criticità per l’agricoltura, mettendo a rischio diverse filiere produttive di eccellenza dei nostri territori (carciofi, pomodoro da industria, frutteti, vigneti, riso, mais, medicai e foraggere in genere) con conseguenze economiche e sociali devastanti per i territori rurali e per le stesse aziende.
«È importante, per scongiurare il peggio, che i rappresentanti del mondo agricolo, supportino le istanze che come Consorzi di Bonifica, attraverso l'Anbi Regionale, stiamo presentando alla Regione Sardegna per alleviare questa restrizione idrica che si sta registrando, in particolare, nel Sud dell’Isola», ha concluso il presidente.