Descrizione
Con il Decreto del Presidente della Regione n. 126 del 19 novembre 2015 è stata approvata, ai sensi dell'articolo 18, comma 4, della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 (Legge- quadro in materia di consorzi di bonifica), la fusione tra il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis ed il Consorzio di bonifica del Cixerri. Il percorso di fusione, iniziato con Deliberazione Giunta regionale n. 46/18 del 21 novembre 2014 che autorizzava l’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro - Pastorale ad avviare il processo di fusione dei Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, del Cixerri e del Basso Sulcis, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 18 della legge regionale n. 6/2008, si è concluso con Deliberazione del Commissario Straordinario del Consorzio n. 039-2017, con la quale è stato approvato il nuovo Statuto del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale risultante dalla fusione per incorporazione in quest’ultimo dei Consorzi di Bonifica del Cixerri e del Basso Sulcis, entrato in vigore il 1 gennaio 2018.
Cenni Storici
I contributi dei proprietari nella spesa di esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere pubbliche di bonifica costituiscono oneri reali sui fondi dei contribuenti (art. 21 R.D. 215/1933) e la ripartizione della quota tra i proprietari viene condotta sulla base dei benefici conseguiti (art. 11 R.D. 215/1933). Risulta quindi definita la natura associativa del Consorzio e gli viene riconosciuta la natura di persona giuridica pubblica che ha potere impositivo nei confronti dei consorziati in funzione del beneficio da essi ricevuto. La materia della bonifica si considera tra le materie di competenza “concorrente”, in quanto rientrante in “agricoltura e foreste”, come individuata dall’articolo 117 della Costituzione e confermato dal trasferimento attuato dal D.P.R. 616 del 1977.Le Regioni hanno quindi la possibilità di legiferare pur dovendo attenersi ai principi delineati dal R.D. n. 215 del 1933. La Regione Sardegna ha provveduto con l’emanazione della Legge Regionale 14 maggio 1984, n. 21 al “Riordinamento dei Consorzi di bonifica”, con la quale all’art. 5 stabilisce che: “I proprietari di beni immobili agricoli ed extra - agricoli compresi nei comprensori di bonifica contribuiscono alle spese di esecuzione, di esercizio e manutenzione delle opere pubbliche di bonifica di competenza statale e regionale a norma del Regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215, e della legge 25 luglio 1952 n. 991 e successive modificazioni ed integrazioni. I conduttori di imprese agricole, o in mancanza i proprietari, contribuiscono alle spese di gestione e manutenzione ordinaria delle opere di bonifica effettivamente funzionanti.”.
La Regione Sardegna ha attuato nel 2006 una riforma riguardante la gestione idrica regionale introducendo un unico soggetto gestore del proprio sistema idrico multisettoriale a cui attribuisce la funzione di conferire la risorsa ai diversi gestori settoriali (L.R. 6 dicembre 2006, n. 19).
Nel 2008 ha inoltre emanato la legge quadro in materia di Consorzi di bonifica (L.R. 23 maggio 2008 n.6) che si pone l’obbiettivo di delineare e chiarire il ruolo dei Consorzi di bonifica all’interno del quadro normativo regionale, definendoli quali gestori della risorsa idrica settoriale agricola.
Manutenzione presidio territoriale e protezione civile
Alla tradizionale attività di manutenzione ordinaria, si è aggiunta l’attività del “Servizio di Piena, intervento idraulico e presidio territoriale” attraverso la stipula di un “protocollo d’intesa” con la Regione Autonoma della Sardegna. Questo prevede una vasta azione di monitoraggio del territorio attraverso la mappatura e l’installazione di sistemi di rilevamento nelle aste dei fiumi e il puntuale intervento con forze operative dislocate nei vari centri consortili. Il nuovo sistema di monitoraggio e sorveglianza del comprensorio di bonifica, basato sull’uso di tecnologie avanzate al fine di prevenire disastri ambientali o d’intervenire efficacemente quando questi accadono, prioritariamente volto alla sorveglianza territoriale per la prevenzione di rischi idrogeologici quali alluvioni e frane.